La riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria è attualmente in fase di approvazione definitiva alla Camera dei Deputati, dopo il via libera del Senato il 17 febbraio 2025.
Principali novità della riforma:
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Abolizione del test d’ingresso tradizionale: A partire dall’anno accademico 2025-2026, il consueto test di ammissione sarà eliminato.
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Primo semestre aperto a tutti: Gli studenti potranno iscriversi liberamente al primo semestre dei corsi interessati.
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Selezione basata sul rendimento: Al termine del primo semestre, l’accesso al secondo semestre sarà riservato agli studenti che avranno conseguito tutti i crediti formativi universitari (CFU) previsti e che si saranno posizionati in una graduatoria nazionale di merito.
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Validità dei crediti acquisiti: In caso di non ammissione al secondo semestre, i CFU ottenuti potranno essere riconosciuti per altri corsi di laurea affini.
Obiettivi della riforma:
La riforma mira a garantire una selezione più equa, basata sulle competenze effettivamente acquisite dagli studenti, e a rispondere alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in termini di fabbisogno di medici. È previsto un incremento del numero di studenti ammessi, con una proiezione di 30.000 nuovi posti nell’arco di sette anni.
Critiche e preoccupazioni:
Alcuni rappresentanti del settore medico e accademico hanno espresso riserve sulla riforma. L’Associazione Nazionale Docenti Universitari (ANDU) teme che la nuova modalità di selezione possa risultare iniqua e gravosa per le strutture universitarie. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) ha sottolineato che l’aumento degli studenti ammessi potrebbe superare il numero dei medici che andranno in pensione, creando incertezze sull’occupabilità futura dei laureati.
In conclusione, la riforma rappresenta un cambiamento significativo nelle modalità di accesso alle facoltà di medicina, con l’obiettivo di rendere la selezione più meritocratica e in linea con le esigenze del SSN. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare attentamente l’implementazione delle nuove disposizioni per garantire che gli obiettivi prefissati vengano effettivamente raggiunti.